La macinazione a pietra ha un'esperienza plurimillenaria, produce una farina a granulometria irregolare, una più elevata presenza di crusche e totale conservazione del germe.
Il nostro mestiere è la nostra passione ed ogni giorno ci inebriamo dei profumi della macinazione da due generazioni.
La possibilità di ricevere i nostri prodotti direttamente a casa tua!
Una varietà di grano ottenuta dal genetista Strampelli, inconfondibile per la sua altezza e per le reste nere, dagli inizi del '900 è stato il grano comune utilizzato per la pasta di tutti i giorni
I cereali comprendono specie la cui caratteristica principale è quella di produrre frutti (chicchi) secchi, contenenti amido.
L’importanza che assunsero è legata al fatto che essi sono fonte di macronutrienti, nonché di vitamine, minerali e di altri composti minori biologicamente attivi. Otto cereali – frumento, orzo, avena, riso, mais, sorgo, miglio e segale- soddisfano il 56% del fabbisogno giornaliero energetico e il 50% del consumo proteico mondiale.
Con il nome Agostinello si parla di una pianta precoce con una pannocchia ad otto file e di aspetto vitreo che giunge a maturazione alla fine mese di agosto. La presenza delle coltivazioni di grano turco Agostinello è notevole già alla fine del 600. Da Matrice e tutto il suo circondario, la coltura si diffonde a Ripalimosani (dove il mais prende il nome di "ripajuol"), Campolieto, Montagano, Petrella Tifernina, Trivento, Frosolone e Molise dove il granturco prende il nome di Cinquantino.
Si dice che la parola farina derivi da farro, il cerale più antico la cui coltivazione si ritiene sia iniziata con il cambio di stile di vita che ha portato l'uomo a diventare sedentario. E' uno dei cereali "vestiti", il cui chicco è protetto dalle glume esterne; tre sono le varietà di farro che si possono trovare: monococco (o farro piccolo), dicocco (farro medio) e spelta.
Consumato tal quale anche per ottime zuppe, dalla sua macinazione si ottiene la farina adatta a molteplici usi.
La riscoperta della Solina, a dispetto di moderne cultivar più redditizie, è legata al sapore e profumo inconfondibile del pane e della pasta preparati con la sua farina.
Considerato l’antenato dei grani duri moderni, la Saragolla è un grano la cui cariosside si presenta lunga e di colore giallo brillante leggermente ambrato. Il suo nome infatti deriva dal bulgaro antico e significa letteralmente chicco giallo.
Nel nostro antico molino, proprio come 100 anni fa, trasformiamo i migliori grani del Molise, in buone Farine del tipo “1” tipo “2” ed integrali.
Cerchiamo di mantenere vivo il mestiere antico del mugnaio.
dalle idee fantasiose nasce
Sei pronto a lasciarti travolgere da entusiasmanti “Storie di Gusto”?
Entra in un mondo speziato, fatto di passione, colore e creatività…
IL MONDO DI PETIT
Materie prime del nostro territorio macinate nel piccolo molino e sfumature di sapori insoliti si fondono per dare vita ad una nuova linea di biscotti dolci e salati che ti accompagneranno in ogni momento della giornata.
Some of our most frequently asked questions
Il W è un valore che indica la così detta forza di una farina, correlato al suo contenuto in proteine. Può essere d’aiuto per capire l’impiego di un determinato sfarinato.
La famosa Manitoba è una farina che presenta un W oltre i 350 e si presta a lievitati quali colombe e panettoni, che richiedono tempi molto lunghi o può essere usata per “rinforzare” farine più deboli.
Farine “di forza” possono avere W compreso tra 280 e 350 e sono indicate per la produzione di pane, pizza e pasticceria a lunga lievitazione (brioche).
Farine medie con W di 180-260 sono invece adatte per la produzione di pane (all’olio), pizza e pasta.
Farine deboli, con W inferiore a 180, sono adatte invece alla produzione di pasta frolla, quindi biscotti e cialde, in quanto non è richiesta la lievitazione. Può essere utilizzata anche come addensate (es Besciamella).
Le farine 0, 00, tipo 1 e 2 sono tutte ottenute dalla macinazione del grano tenero, l’unica differenza sta nel grado di abburattamento che esse subiscono (allontanamento delle parti più esterne) e che quindi le rendono più o meno raffinate. In particolare (e come stabilito dalla legge in base al contenuto in ceneri) la farina 00 è quella più raffinata, costituita quindi solo dal cuore amidaceo dalla cariosside. Seguono, con minor grado di raffinazione, la farina tipo 0, la tipo 1 e la tipo 2. Al diminuire dell’abburattamento è possibile notare anche come varia il colore della farina, in particolare la tipo 2, che perde il colore bianco candido della 0 e 00, a favore però di componenti nutrizionali.
idee da leccarsi i baffi